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      Tipologie di Online Trading

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      A seconda delle varie tipologie di investitori possiamo distinguere differenti tipologie di trading online, ognuna con propri meccanismi e strategie.

      In particolare distinguiamo:


      Scalp trading
      Day trading
      Overnight trading
      Swing trading
      Core trading


      Scalp Trading: è una tipologia di online trading che ha come scopo principale di capitalizzare sulle operazioni di modesta entità, sfruttando gli assestamenti di prezzo che possono favorire operazioni con basso livello di rischio.

      Day Trading: si ha quando, nella stessa sessione di mercato, un’operazione finanziaria è aperta e chiusa.

      Overnight Trading: è una particolare forma di trading online consistente nell’acquisto o vendita di titoli che stanno per chiudere, con la speranza che il titolo il giorno seguente apra in rialzo o in ribasso.

      Swing Trading: tale tipologia di online trading viene posta in essere allo scopo di trarre profitto dalle oscillazioni che un titolo subisce quotidianamente.

      Core Trading: viene posta in essere allo scopo di trarre profitto dai movimenti del mercato nel lungo periodo. La posizione di core trading è spesso mantenuta per settimane o addirittura per mesi.
      Le ragioni che posso determinare l’abbandono di tale posizione possono derivare da considerazioni circa l’andamento del mercato che inducono a ridurre l’esposizione o da considerazioni sulla società in se per se che possono segnalare che ci potrebbe essere un’inversione del trend.


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      Borsa Italiana spa

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      Borsa Italiana spa

      Nel processo di privatizzazione che ha interessato i mercati di borsa, il 2 gennaio 1998 nasceva la Borsa Italiana spa (o Italian Stock Exchange).

      A partire da quel momento la funzione della Borsa Italiana spa è stato quello di gestire e organizzare il corretto funzionamento del mercato finanziario, garantendo tutti gli utenti che operano in borsa attraverso operazioni di online trading, sotto il profilo della trasparenza, dell’ordinato svolgimento delle negoziazioni e della tutela degli investitori.

      La regolamentazione dei mercati di strumenti finanziari è affidata alla Borsa Italiana spa che definisce anche i requisiti necessari per poter diventare broker online o meno e le condizioni che le società devono rispettare per entrare o rimanere nel mercato borsistico.

      La Borsa Italiana spa viene gestita attraverso la complessa attività di molti intermediari a livello nazionale ed internazionale attraverso il compimento di tutte le negoziazioni in tempo reale nel circuito telematico.

      La Borsa Italiana spa inoltre svolge attività di organizzazione, produzione, commercializzazione e promozione al fine di favorire la competizione e lo sviluppo dei mercati da essa gestiti, al fine di rendere possibile nel tempo, per tutti gli operatori che vi operano all’interno, la possibilità di procedere alle proprie negoziazioni alle migliori condizioni sotto il profilo della liquidità, trasparenza e competitività.

      Nella Borsa Italiana spa le negoziazioni degli strumenti finanziari può avvenire esclusivamente attraverso l’attività di intermediari finanziari o di Sim autorizzate al fine di assicurare gli investitori relativamente alla sicurezza e alla trasparenza nelle negoziazioni.

      Inoltre, la funzione di vigilanza viene svolta dalla CONSOB (Commissione nazionale per le società e la borsa) a tutela di tutte le società che emettono titoli e agli intermediari che procedono alle negoziazioni nel trading online.



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      Fondi comuni di investimento

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      Fondi comuni di investimento
      I fondi comuni di investimento (in inglese mutual funds) sono intermediari finanziari che perseguono lo scopo di raccogliere il denaro che i risparmiatori sono disposti ad investire. Tali fondi sono gestiti da tali intermediari perché questi ultimi conoscono i meccanismi di funzionamento del mercato.

      In altri parole la funzione dei fondi comuni di investimento è di liberare i risparmiatori dalla scelta delle forme di impiego dei loro capitali. Per cui i risparmiatori affidano i risparmi che vogliono investire a tali intermediari, e questi creano un fondo comune, costituito da tutti i risparmi che sono affluiti verso di loro, e lo gestiscono investendo nell’acquisto di azioni, obbligazioni, titoli di Stato, affinché coloro che hanno deciso di investire i loro risparmi nel fondo possano tranne un guadagno.

      Lo scopo dei mutual funds online o meno è dunque quello di limitare i rischi derivanti dalla caduta delle quotazioni di alcuni titoli; inoltre, se le azioni di una società fruttano bassi dividendi, il fondo può compensarlo avendo in portafoglio azioni di altre società che assicurano dividendi e capitalizzazioni maggiori.

      Nei fondi comuni di investimento però il risparmiatore non è titolare dei titoli acquistati, cioè egli non è azionista della società le cui azioni sono state acquistate dal fondo, egli affida solo in gestione i propri risparmi al fondo comune di investimento. Il risparmiatore sarà solo titolare di un certificato detto “parte” che attesta la quantità del risparmio affidato al fondo comune di investimento.

      Quando poi egli decide di uscire dal fondo gli verrà restituito il capitale investito più tutti i guadagni che intanto il fondo ha realizzato per il periodo in cui è stato risparmiatore del fondo.

      L’entità del guadagno dipenderà naturalmente dalla bravura dell’intermediario che gestisce il fondo, per cui quanto più il fondo è stato ben gestito maggiori saranno i guadagni. Ma il guadagno dipende inoltre dalle esigenze del risparmiatore e quindi se è disposto a rischiare o no.



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      Strategia investimento

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      L’investimento di mezzi monetari disponibili, per conto proprio o per conto di terzi, nel mercato finanziario è un’operazione che non tutti possono porre in essere.

      Il mercato finanziario, nel quale si fa online trading, è molto ampio ed in esso si può procedere all’acquisto o alla cessione di una pluralità di prodotti e in breve tempo si può vincere tanto ma dopo poco perdere tutto e viceversa.

      Pertanto per poter operare in modo proficuo è sempre buona regola per ogni trader essere costantemente aggiornato, al fine di utilizzare la migliora strategia d’investimento relativamente alla differente natura del prodotto oggetto di negoziazione.

      Sostanzialmente nel trading online possiamo distinguere due grandi strategie di investimento: i “fondamentalisti” ed gli “analisti tecnici”.

      I primi sono operatori che si servono dell'analisi fondamentale al fine di scegliere il tipo di prodotto finanziario più redditizio o maggiormente sicuro attraverso lo studio dei bilanci delle società e valutando l’opportunità di effettuare in futuro altri investimenti.
      Gli “analisti tecnici” conosciuti anche come “chartisti” invece fanno riferimento alle variazioni intervenute nel valore dei titoli e provano a prevedere la futura evoluzione di questi titoli.



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      Futures

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      Tra i prodotti che possono essere negoziati attraverso operazioni di online trading ci sono i futures.
      Il future (o financial futures) è il contratto in funzione del quale una parte acquista o vende un dato bene economico ad una data futura ben definita ed a un dato prezzo.


      Il principale vantaggio connesso con i futures è quello di consentire, a coloro che decidono di investire in tali tipi di contratto, di assicurarsi contro il rischio indotto da variazioni dei tassi d’interesse o contrastare il rischio associato a variazioni dell’indice di borsa.

      Oggetto del contratto di future può essere sia un bene materiale che finanziario; in ogni caso sono soggetti ad una normativa molto dettagliata stipulata al momento della stipula del contratto. Un esempio di futures è il FIB 30, primo future sull’indice della Borsa italiana, così chiamato perché il valore sottostante scelto è l’indice MIB di 30 titoli.

      I principali futures che vengono contrattati attraverso il trading online sono:

      1. stock index futures
      2. interest rate futures
      3. currency futures

      I contratti futures sono stipulati e scambiati in borsa: negli Stati Uniti per dar vita ad un nuovo contratto futures è richiesta l'approvazione di un’agenzia governativa la Commodity Futures Trading, in Italia invece non è richiesta una particolare procedura di approvazione dei futures da parte dei soggetti preposti al controllo.

      La gestione dei futures online o meno viene affidata a broker online, detti clearing house che oltre ad archiviare le pratiche relative a tali contrattazioni offrono anche altri servizi connessi con il trading online.


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      Titoli di Stato

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      Nel sistema finanziario, lo Stato rappresenta uno dei principali attori che vi agisce in qualità di prenditore di fondi. Le cause per le quali lo Stato si indebita sul mercato dei capitali sono connesse essenzialmente al finanziamento dei piani di investimento a medio e lungo termine per la realizzazione di infrastrutture e ad altre opere tese a promuovere lo sviluppo economico e sociale del Paese.

      In base alla scadenza ed alla finalità per cui i titoli sono emessi i titoli del debito pubblico si distinguono in:

      a) titoli del debito fluttuante: sono destinati a fronteggiare temporanei squilibri di tesoreria.
      b) titoli del debito redimibile: costituiti dai titoli a medio e lungo termine. A fronte della loro emissione, lo Stato si impegna a pagare gli interessi ad un tasso fisso o variabile e a rimborsare il capitale ad una determinata scadenza.
      c) i titoli del debito irredimibile (o consolidato): sono rappresentati dai titoli per i quali lo Stato non fissa una data per la restituzione del capitale, ma si impegna a pagare gli interessi periodici.

      I principali titoli di Stato sono: B.O.T., B.T.P. e C.C.T.

      1) I Buoni Ordinari del Tesoro (B.O.T.), sono titoli a breve scadenza da 3 fino ad un massimo di 12 mesi. Il rendimento di tali titoli è costituito dalla differenza tra il valore di rimborso ed il valore di emissione.
      2) I Buoni del Tesoro Poliennali (B.T.P.), sono titoli a tasso fisso la cui durata assume un andamento variabile a causa delle previsioni relative all’andamento dei tassi di interesse ed al tasso di inflazione. Nel tempo, infatti, si sono avuti B.T.P. con scadenza a due, tre, quattro anni, fino ad arrivare ai B.T.P. novennali e, in qualche periodo, anche ai B.T.P. trentennali.
      3) I C.C.T. sono titoli con scadenza compresa tra i due e i dieci anni. Essi hanno un godimento semestrale o annuale, a seconda delle emissioni. Sono detti anche titoli indicizzati perché la loro cedola, successivamente alla prima, è variabile.



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